Il fatto è accaduto
ieri ad un banchetto per la raccolta delle firme per il referendum contro i finanziamenti comunali alle materne paritarie. Una persona che passa viene fermata ed invitata a firmare. Risponde che non è per nulla d’accordo con il referendum.
“Dunque lei è d’accordo a continuare a dare soldi ai preti pedofili!” è la replica dei raccoglitori di firme.
Trovo il fatto sconcertante e preoccupante, perché al di là della volgarità e della scorrettezza, esso segnala un clima che di sta deteriorando.
Siccome nelle poche interazioni che avevo avuto coi promotori del referendum dopo il mio post con cui spiegavo la mia netta contrarietà alle loro tesi avevo invece riscontrato piena correttezza, mi auguro che vi sia da parte loro
una rapida presa di coscienza che isoli i facinorosi e riconduca il confronto nell’alveo della correttezza e del rispetto reciproco.
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Aggiornamento: mi sono sentito al telefono con un rappresentante del comitato promotore del referendum, ed abbiamo ricostruito l’episodio. Mi è stato assicurato che la persona che si è lasciata andare al commento che ho riportato era al banchetto per firmare lei stessa e non come raccoglitrice delle firme. Abbiamo anche convenuto nel condannare con fermezza l’accaduto e nell’auspicare che il dibattito avvenga effettivamente nella correttezza e rispetto delle diverse posizioni. Mi pare importante dar conto di queste precisazioni.