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L’esigenza di salute di questa città, l’aria che respiriamo, le malattie a cui esponiamo noi stessi e i nostri figli ci impongono di agire, di cominciare davvero a cambiare stile di vita e modo di fruire della città.
Se qualcuno ha voglia di dare suggerimenti sulle modalità, discutiamone: le critiche costruttive credo debbano essere sempre salutate come un contributo positivo.
Ma dire semplicemente no, continuare a lisciare il pelo a quella parte di noi stessi che ha paura di cambiare, mi sembra francamente molto deludente. Che vogliamo aspettare? 24 anni di attesa non sono abbastanza?