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Ho ascoltato qualche sera fa Francesco Rutelli proporre l’introduzione anche in Italia della banca dati del DNA. E’ una proposta importante, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello dell’innovazione tecnologica. Ho percepito in Rutelli anche un’attenzione al tema della privacy, e questo è bene. Ma vorrei segnalare a lui e al governo che non c’è solo il problema dello sfruttamento dei dati genetici per altri fini, certamente da evitare. C’è anche un tema, complesso ma importante, di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Il tema lo ha affrontato il dr. Wood nel recente convegno che abbiamo ospitato a Bologna del Forum Società della Conoscenza della Rete Eurocities. Chi vuole trova l’intervento qui. Cito solo una domanda. Nella banca dati genetica del Regno Unito, la popolazione di colore è assai più rappresentata che quella bianca: è giusto? E quali sono le conseguenze dal punto di vista pratico?
Insomma, è giusto andare verso la realizzazione di una base di dati che può essere importante per migliorare la sicurezza dei cittadini. Ma occorre farlo tenendo conto dei temi (grandi) che andare in questa direzione inevitabilmente implica.
Insomma: adelante, Francesco, ma con juicio…