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Da anni gli islamici bolognesi non dispongono di un luogo adatto al loro culto, e gravano pesantemente su una zona del tutto inadatta (la Croce del Biacco) che ogni venerdì viene invasa da svariate centinaia di automobili e persone, portando all’esasperazione i residenti.
La soluzione proposta dalla Giunta è, senza fare alcun regalo, di designare un’area adatta che loro possano acquisire (in zona Caab) e in cui possano esercitare il proprio culto senza disturbo per altri, e al tempo stesso dare vita ad un comitato per controllare la trasparenza dei finanziamenti ed il rispetto dei diritti di donne e minori.
Ecco che immediatamente si attiva il partito di chi vuole che i problemi rimangano irrisolti. Gli argomenti che si sentono spaziano dal “ma che bisogno c’è di una moschea?” al “diventeremo un centro di attrazione per tutti i musulmani”, dal “è offensivo pensare a forme di controllo” al “ma loro nei loro paesi ci fanno costruire le chiese?”. Naturalmente nessuno di questi fa proposte alternative per risolvere il problema, che indubitabilmente esiste. O per migliorare la proposta della Giunta. Ecco perchè non sono argomenti: sono lagne.